L'ANNO 586 a.C. FU QUELLO DELLA CADUTA DI GERUSALEMME
E DELLA DISTRUZIONE DEL TEMPIO

La data della caduta di Gerusalemme non si conobbe con esattezza fino all'anno 1956, anno nel quale D. J. Wiseman decifrò la tavoletta B.M. 21946, e si potè calcolare che nell'anno 597 a. C. Nabucodonosor conquistò per la prima volta Gerusalemme, e pose sul trono Sedechia. A sostegno di questo riproduciamo alcuni passi del libro di Wiseman.

Nel libro di Geremia, cap. 39, ver. 1 e 2, leggiamo: "Quando Gerusalemme fu presa, il nono anno di Sedechia, re di Giuda, il decimo mese, Nabucodonosor re di Babilonia venne con tutto il suo esercito contro Gerusalemme e la cinse d'assedio. L'undicesimo anno di Sedechia, il quarto mese, il nono giorno, una breccia fu fatta nella città, tutti i capi del re di Babilonia vi entrarono …"

Dunque, se Sedechia sal'i al trono nell'anno 597 a.C. e a causa della sua ribellione, Nabucodonosor prese la città per la seconda volta nell'anno 11 del suo regno, come abbiamo letto in Geremia, troviamo che sottraendo 11 anni a 597, risulta che la distruzione di Gerusalemme e del tempio avvenne nell'anno 586 a. C..

Con questo comprendiamo che realmente i profetizzati 70 anni della desolazione di Gerusalemme cominciarono nell'anno 586 a.C., quando fu distrutto il Tempio di Yahùh, e durarono fino al 516 a.C. quando fu inaugurato il nuovo Tempio. Whitley è d'accordo con questo nel suo libro Vetus Testamentum vol. IV pag. 60 a 62.

 

Cronaca che annota la battaglia di Carchemis nell'anno 605 a.C. e la cattura di Gerusalemme nell'anno 597 a.C. ( B. M. 21946 )

TAVOLETTA B.M. 21946, LINEE 11, 12, 13.

TRADUZIONE ALL'INGLESE.

TRADUZIONE ALL'ITALIANO.



11. Nel settimo anno, nel mese di Kislev, il re di Akad riunì le sue truppe e marciò verso la terra di Hatti

12. si accampò e cinse di assedio la città di Giuda e nel secondo giorno del mese di Adar, prese la città e catturò il re.

13. Nominò un re di sua propria elezione, ricevette un pesante tributo e i li mandò a Babilonia.

(Parte del tributo consisteva in principi, nobili, artigiani e schiavi.)